LA MANO SAPIENTE DEL TAPPEZZIERE NELLA FABBRICA CONTEMPORANEA

LA MANO SAPIENTE DEL TAPPEZZIERE NELLA FABBRICA CONTEMPORANEA

Coniugare tecniche antiche nella dimensione industriale

 

Una volta c’era il tappezziere, che costruiva una poltrona e un divano partendo dalla struttura interna, ovvero dal telaio, realizzato in un buon legno stagionato. Il fusto veniva fatto con un legno di grande spessore per garantire la stabilità della struttura e i fianchi in un legno più leggero, ma resistente, in maniera da renderlo immortale.

E poi c’era la fondamentale fase dell’imbottitura, con la quale il nostro tappezziere iniziava a creare la morbidezza e la resistenza necessaria a regalare il massimo comfort della seduta per procedere poi al rivestimento.

Ecco, noi facciamo ancora così e, dopo aver completato la struttura, solida e resistente, ricca di   intagli e dorature, procediamo ricoprendo per prima cosa la seduta con uno strato di tessuto   morbido. E continuiamo ponendo strati di poliuretano HR, ovvero High Resilience, di diversi livelli di densità, che, con la morbidezza della piuma d’oca, accompagnano piacevolmente la seduta poiché permettono alle diverse parti del corpo di esercitare pressioni specifiche in relazione alla seduta. Anche la spalliera viene imbottita con strati di poliuretano, ma diversi da quelli della seduta, perché sottoposti a una minore pressione. E siamo infine pronti per far splendere divani e poltrone di sete e velluti.