LA VALENZA POETICA DI LUCE E PENOMBRA
Apollinaire diceva che l’ombra è la scrittura della luce.
Il sole descrive, racconta, abbacina, costruisce rilievi e definisce i colori. E disegna le ombre.
Non c’è luce senza ombra, non c’è bellezza senza chiaroscuro.
La luce morbida delle candele e delle abat- jour crea atmosfera, rende più invitanti e appetitosi i cibi, ammorbidisce i volti, ne esalta le espressioni.
La luce del giorno con il passare delle ore, con la mutevolezza delle stagioni e del cielo crea naturalmente un incessante e affascinante gioco di chiari e scuri, di varianti tonali e cambi prospettici.
E anche in casa è affascinante giocare con l’illuminazione e organizzare gli ambienti con un caleidoscopio di possibilità luminose, per creare luci ed ombre capaci di evidenziare i riflessi negli specchi, il luccichio dei mobili, la morbidezza e le pieghe delle sete, la dolcezza e la materia delle cose.
Candelieri a nove braccia, dalle sinuoso volute intrecciate in oro chiaro opaco accolgono candele dalla calda luce a illuminare angoli di accogliente poesia, così come la seta ecrù posta sulla base in legno con laccatura sabbiata, incontra la bergère dove leggere e riposare in un momento di incantato abbandono.